William James Sidis, grande matematico

Ho letto il libro romanzato di questo grande matematico. Il libro riporta più momenti della sua vita, in paragrafi brevi.

Non amo particolarmente questo nuovo tipo di scrittura, perché riscontro difficoltà a seguire le varie vicissitudini, devi sempre collegarti alla data sovrascritta e tornare indietro al capitolo precedente per proseguire.

Nel caso di questo specifico libro non ho riscontrato questa grande difficoltà, perché, ripeto, i capitoli erano brevi.

Ritornando al soggetto in questione, fu riconosciuto come bambino prodigio, col più alto QI  mai misurato, ben 254 punti.

Il libro si legge bene, anche se non è facile immedesimarsi nel bambino nel riuscire a capire la sua sofferenza.

La diversità, questa grande parola che ti isola, che ti annienta e che fa di te un essere da isolare, invece di una persona superdotata.

William James Sidis nasce a New York il 1º Aprile 1898.

Sin dai primi anni, dietro insistenza del padre, Boris Sidis, laureato e professore ad Harvard in psicologia, e poliglotta, come del resto lui, sin dalla tenera età, viene sollecitato a “lavorare” su se stesso, già nei primi anni,  per potenziare al massimo le sue capacità.

Egli doveva eccellere in tutto e precedere i vari comportamenti tipici dei bambini.

La madre, medico, aveva lasciato la carriera per dedicarsi esclusivamente alla casa e al bambino, ma veniva sempre ostacolata dal padre, che esercitava sul figlio una forte pressione.

Benché nel 1906 l’università lo avesse rifiutato perché troppo giovane, dal 1909 William risulta ancor oggi il più giovane studente iscrittosi ad Harvard.

William, a soli 12 anni, tenne una conferenza sui corpi quadridimensionali all’Harvard Mathematical Club, lasciando sconcertati tutti i professori e alte autorità invitate.

William iniziò a frequentare dei corsi a tempo pieno nel 1910. Il 18 Giugno 1914 ottenne un Bachelor of Arts cum laude, all’età di 16 anni.

Subito dopo aver ottenuto il diploma, dichiarò ai giornalisti l’intenzione di intraprendere la cosiddetta “vita perfetta”, cioè di ritirarsi a vita privata.

Si isolò da tutto e da tutti, anche dai genitori.

La sua vita fu infelice in tutto il suo decorso.
Tratto da:
https://it.wikipedia.org/wiki/William_James_Sidis

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