Donna, con il tuo sguardo spento,
attiri i cuori in un breve momento.
Dalla vita familiare non hai tratto niente
per questo forse il tuo sguardo era assente.
Tenebrosa vai per la città,
in cerca di amore da chi amore non dà.
Dalla vita hai avuto tutto
o forse niente, che importa,
forse questo ti ha reso così potente.
Nannarella ti avevano chiamata,
non eri bella ma la tua aria sofisticata
dava una luce al tuo sguardo,
alla persona, e la gente ti ammirava
forse perché eri “bona”!
Come dicevi tu sei nata attrice,
ma la gente questo ruolo come lo definisce?
Bellezza? Savoir fair? Temperamento
o solamente mettersi in gioco,
e in un momento dire a te stessa
e agli altri “Che ci sto a fare
in questo mondo, sto su un palco
ma non mi appartiene, la mia vita
messa in gioco. Ma mi conviene?
Devo dare tutta me stessa a un ruolo,
un me sbagliato, non sono io
quella che ho interpretato.
Io sono Anna, donna che ha sofferto
nella sua vita, senza amore, senza abbracci
ma la storia non è finita.
Sono una donna che ha amato tanto,
sono una donna, e per me questo è un vanto”!