Lo sai che il mondo oggi è proprio strano
disse un bambino alla sua palla in mano,
gli aveva disegnato due grandi occhioni
e una bocca larga con due dentoni.
Se tu oggi parli non ti stanno a sentire,
se alzi la voce ti dicon di zittire,
non ho capito cosa devo fare,
posso dir la mia o solo ascoltare?
Vorrei comunicare ciò che sento,
anche se alcune volte non ha nessun senso,
ma è pur bello poter dialogare
e non sempre e solo dover bisbigliare.
Non ho paura di dir ciò che penso,
solo così la mia presenza ha un senso,
altrimenti sarei proprio come te,
che ascolto soltanto, come un bebè.
Decisi allora di darmi da fare,
parlare al pallone non era normale,
gli diedi un calcio e urtò un bambino,
con lui da allora gioco per benino.