Come inventare una favola? Da quali elementi bisogna partire per scrivere una favola o fiaba? Il principio essenziale per entrambe è che parliamo di un racconto di fantasia.
Se i bimbi sono piccoli, per distrarli o farli addormentare, inventiamo storie senza seguire nessuna regola, ma sempre a lieto fine. Parliamo di fate, bambini, animali…
Se invece i bimbi sono più grandi si può affidare a loro questo compito, chiedendo di definire i protagonisti (nel caso della favola di quali animali) e la trama. Anche il luogo, in questo caso, deve essere adatto allo scopo, un luogo tranquillo, silenzioso.
Con la mia nipotina, come già scritto, abbiamo sfatato un pò questo principio. Il luogo era sempre il medesimo: la passeggiata in campagna. E i personaggi erano gli animali che incontravamo durante questo percorso. Allora sono nate storie con leprotti dalle orecchie piccole, formiche che mangiano le patatine, l’uccellino che non voleva volare…
Quindi ho “distrutto” il concetto del luogo tranquillo e silenzioso. E’ dentro di noi che dobbiamo avere il silenzio per percepire, cogliere ogni presenza, immedesimarsi, ideare.
Nella mia corrente esperienza con gli anziani tutto è diverso. Il concetto di base è il medesimo: il luogo non è appartato, il sottofondo è un vocio di suoni, parole e a volte musica. Coloro che sono più lontano fanno difficoltà a sentire per cui il mio intervento è ripetere ai singoli soggetti di cosa stiamo parlando e il proseguimento della storia. Tutti devono collaborare, non si deve escludere nessuno.
Inizio con lo scrivere, dopo aver fornito l’imput, il personaggio o i personaggi della nostra favola. All’inizio ho riscontrato una certa difficoltà perchè il personaggio (animale) doveva essere conosciuto da loro, averlo visto o avuto per poterci scrivere una trama. Era difficile parlare di un animale di cui avevano solo visto la foto o in tv. Dovevano conoscerlo, avere avuto a che fare con esso. La fantasia è difficile da acquisire se non conosci. quindi abbiamo scritto storie sul gatto, il cane, ratto, pecore, capre, uccellino, cavallo, rondine….
Con il tempo e la maggior conoscenza reciproca abbiamo spaziato in animali meno conosciuti, quindi è subentrato il lupo. Animale particolare e non facile da incontrare.
All’inizio le nostre storie avevano come protagonisti animali con “nessun potere magico” o “fattezze insolite“. Adesso, dopo 8 favole, siamo riusciti ad “immaginare”, avendo agito con la fantasia, dei girini in groppa a delle libellule.
E’ nata così la nuova favola: “La grande festa sull’acqua”. Leggendogliela, la settimana successiva, dopo averla elaborata e trascritta, ho notato che all’unanimità quest’ultima è stata quella che è piaciuta di più. Perchè? Perchè è insolita e particolare. Unico elemento aggiunto alle altre? La fantasia!
Chissà cosa riserberà il proseguimento delle storie, l’unica cosa certa adesso è che ne subentreranno altre.
“La Fantasia è come la polvere delle ali di una farfalla: senza di essa non si potrebbe più spiccare il volo”. (Giovanni Canu)