Ho sempre scritto filastrocche o favole abbinando poi una grafica o un disegno, questa volta invece ho fatto il contrario.
Mi è venuta in mente una vecchia canzone dello zecchino d’oro, del 1993, intitolata La barchetta di carta.
Riporto di seguito il testo.
Con una pagina di un vecchio giornale
Là sulla spiaggia un nonno occasionale
Mi ha fatto una barchetta un po’ speciale
Che galleggia superba sul mare.
È proprio bella, mi sembra un’ammiraglia
Mi piace tanto perché mi fa sognare
Non è mai stanca e si lascia guidare
Per ore ed ore senza brontolare…
Non ci sto dentro, ma sono il capitano
E la manovro con una sola mano
Solchiamo i mari immensi della fantasia
Poi torno a casa perché ho nostalgia
Ho già girato
In lungo e in largo il mondo
Ma che succede?
La barca si è inzuppata…
Ahimè! La mia ammiraglia è affondata!
Chissà se il nonno me ne farà un’altra…
È proprio bella, mi sembra un’ammiraglia
Mi piace tanto perché mi fa sognare
Non è mai stanca e si lascia guidare
Per ore ed ore senza brontolare…
Non ci sto dentro, ma sono il capitano
E la manovro con una sola mano
Solchiamo i mari immensi della fantasia
Poi torno a casa perché ho nostalgia
Non ci sto dentro, ma sono il capitano
E la manovro con una sola mano
Solchiamo i mari immensi della fantasia
Poi torno a casa perché ho nostalgia…