Una donna bionda dalla pelle chiara che viaggia lungo il Rio delle Amazzoni e nelle zone più remote della foresta amazzonica è una cosa alquanto strana.
Se poi aggiungiamo che fa trekking attraverso le giungle, studiando le piante della conoscenza indigena degli sciamani indiani e del sudamerica, conosciuti come guaritori, che utilizzano le erbe, è cosa ancora più insolita.
La sua storia è particolare ma a lieto fine. All’età di 25 anni le è stata diagnosticata una leucemia mieloblastica, che ha iniziato a curare in maniera classica, cioè con la chemioterapia. Questo per due anni, ma senza beneficio. Non c’era nulla da fare, doveva andare incontro al suo destino, implacabile.
Donna dalla forte tempra e consapevole di tutto quello che le sarebbe successo, iniziò a studiare medicina alternativa. Con varie combinazioni di varie erbe, dieta, nutrizione e altre modalità riuscì a sconfiggere il cancro.
Dopo aver vinto questa battaglia Leslie continuò nella sua carriera in affari in Texas. Nel frattempo però continuò a documentarsi sulle erbe e medicine alternative. Propose anche alla sua famiglia, quando avevano disturbi, pozioni strane e rimedi nutrizionisti.
Nel 1989 fece un viaggio nella natura selvaggia dell’Africa, a contatto della natura e della fauna e flora selvatica e questo le cambiò la vita. Quando ritornò negli U.S.A vendette la sua società e acquistò un ranch sulle colline del Texas. Iniziò a coltivare piante strane, erbe aromatiche e verdure.
Le sue ricerche erano orientate alla scoperta di informazioni sul cancro e sull’AIDS. Venne a conoscenza di una pianta adatta a questo scopo, l’Uncaria tomentosa, la cui origine era nella foresta amazzonica del Perù. Questo nuovo viaggio cambiò di nuovo il corso della sua vita.
Nel tempo venne soprannominata “la Strega bianca del Rio delle Amazzoni”.
Il suo scopo principale è che le persone apprezzino la foresta pluviale e le sue immense risorse e cerchino di salvare il più possibile questo habitat.