Babbo Natale quest’anno era proprio contento, i suoi amici Elfi avevano lavorato tantissimo e, oltre aver costruito i regali richiesti dai bimbi tramite le letterine pervenute, erano riusciti a fare alcuni giocattoli in più nel caso fossero giunte nuove lettere all’ultimo momento.
Era riconoscente verso i suoi piccoli aiutanti, sapeva che senza di loro non sarebbe stato in grado di portare a termine tutti i preparativi per il Natale.
Era quindi giunta la notte di Natale, caricò sulla slitta tutti i sacchi dei doni, attaccò le sue 9 adorate renne : Dixen Vixen Comet Dazzle Cupid Donner Prancer Dasher e Rudolph, l’ultima arrivata, che era diventata la capo renna.
Le legò ben bene alla slitta e partì per consegnare i doni richiesti. Iniziò con il primo camino e continuò così per tutta la notte.
Dopo aver consegnato tutti i pacchetti, si sentì molto stanco, ma felice perché aveva esaudito il desiderio di molti bambini.
Quando fu pronto per ritornare a casa, si accorse che in fondo alla slitta era rimasto un sacco ancora pieno di doni. Si ricordò allora dei giocattoli che gli elfi avevano costruito in più. Non aveva idea di cosa fossero, ma era sicuro che erano particolari.
Cosa fare? Non poteva di certo riportarli indietro, stava inoltre venendo una fitta nebbia e riusciva a orientarsi poco, doveva trovare subito una soluzione. Ecco che intravide tra la nebbia una forte luce. Si avvicinò e vide un edificio con una croce rossa, il colore che amava perché era il colore del cuore e anche del suo vestito. Si avvicinò cautamente e notò che all’interno vi era trambusto. Capì che era una nursery, nel reparto di Maternità. .
Vide persone vestite di bianco, altro colore a lui molto gradito perché gli ricordava la neve. Tutti erano molto allegri, ma, guardando bene, vide che vi erano delle culle in cui dormivano dei piccolissimi bambini, uno accanto all’altro, come dei bellissimi angioletti uniti per farsi compagnia.
Erano tutti nati da pochissimi giorni e molti di loro piangevano. Il suo istinto da Babbo Natale prese il sopravvento, doveva dar loro i regali del sacco, perché questi bimbi sicuramente non avevano potuto scrivere la letterina.
Ma come poteva portare a loro dei giocattoli che erano più grandi di loro? Pensa e ripensa non trovò nessuna soluzione, sapeva che doveva lasciare quei giocattoli lì. Aprì il sacco e con grande sorpresa vide che conteneva solo piccoli carillon di legno, tutti uguali, con una dolce musica di Natale come sottofondo.
Quanto amava i suoi Elfi, loro sapevano, avevano predisposto tutto e solo lui non aveva capito. Gli elfi sapevano che questi bimbi erano nati e non avevano nessun regalo.
Quando tutti si allontanarono mise un carillon vicino ad ogni bambino e poi sparì nella notte buia e fredda. Mentre si allontanava la musica nei carillon iniziò a suonare, tutti i bimbi del mondo, con questa dolce ninna nanna, si addormentarono. Questa soave musica lo accompagnò per tutto il lungo viaggio verso casa.
Era felice.
Dopo una buona cena e un meritato riposo sarebbe stato pronto a iniziare a lavorare per il successivo Natale.