C’era una volta un grossissimo topo che viveva in una bella casa di campagna. Si era costruito da solo la sua tana scavando, giorno dopo giorno, nel muro della cantina.
Gin, questo il nome del topone, ogni notte usciva dalla sua abitazione, per andare in cucina a mangiare, divorando fino alla sazietà tutto quello che trovava, e portando con sé sempre qualcosa: pane, frutta, biscotti, tutto quello che poteva.
La padrona di casa vedeva sempre che, parte del cibo lasciato per il figlio, al mattino non c’era più, ma credeva che lo avesse mangiato di notte. E quindi, ogni sera si ripeteva la stessa cosa.
In questa casa viveva anche Tommy, un giovane gatto molto dormiglione che non si accorgeva mai di nulla. A lui bastava mangiare e dormire!
Ma una notte accadde un fatto increscioso: Gin, dopo aver divorato una gran quantità di quella pappa, pronto a rientrare nella sua tana, rimase incastrato nel buco, non andava né avanti né indietro.
Spingeva, si dimenava ma non c’era nulla da fare.
Povero me, pensò, Se la padrona di casa mi vede mi farà mangiare dal gatto! Aiuto! Cominciò a sbattere la coda di qua e di là con l’intento di riuscire a passare ma niente da fare.
D’un tratto tutto questo rumore svegliò Tommy che, mezzo addormentato, vide questa scena ridicola: il grosso sedere di un topo che sporgeva da un buco!
Voleva aiutarlo ma non poteva tirarlo per la coda perché gli avrebbe fatto male, quindi cominciò a spingere una, due, tre volte finché il topo riuscì a uscire dal buco facendo un bel capitombolo.
Finalmente sono libero!
Però adesso come poteva mangiare? Non riusciva più a passare da quell’apertura…
Dopo una settimana di digiuno la pancia diminuì, quindi riuscì a passare dal buco e andare a ringraziare il suo amico gatto.
Quella lezione gli era servita anche se continuò sempre a rubare qualcosa ma in maniera limitata, solo il necessario.
Divenne così un bel topo elegante e l’amicizia fra lui e il gatto durò per tantissimi anni.
E la padrona di casa? Sta ancora domandosi come mai il figlio, di notte, non ha più fame!