Alcuni anni fa ho avuto modo di visitare il Museo etnografico di antichi mestieri a Pont Canavese, una valle a nord di Torino.
Fondato nel 1996 dall’Associazione per la promozione dei valori etnico-ambientali delle Valli Orco e Soana “Ij Canteir”, il museo illustra gli antichi mestieri e le attività contadine locali.
Nelle varie sale i manichini con indosso gli abiti d’epoca ti riportano, con la fantasia, indietro nel tempo.
L’ambientazione è stata eseguita molto bene, nelle sale, la combinazione di manichini con abiti d’epoca ed attrezzi tradizionali permette la ricostruzione degli ambienti di lavoro dei diversi mestieri. Girando tra una stanza e l’altra gli spazi si animano con suggestive scene di vita quotidiana rappresentata da più di 50 personaggi e svariati oggetti che interpretano antichi mestieri ormai travolti dalla modernità.
Una sorridente lavandaia dà il benvenuto ai visitatori mentre una infaticabile materassaia prepara la soffice lana con l’ausilio della cardatrice.
Seguono tantissime altre figure di cui abbiamo sentito parlare. Quante realtà sofferte in giro per il mondo. Schegge di vita nate dalla povertà, dal bisogno di dare assistenza alle famiglie. Dure esperienze vissute con abnegazione e coraggio, tutte accomunate da un’unica speranza: il ritorno per ritrovare le proprie radici, la propria gente.
L’arrotino, il fabbro, lo spazzacamino, il ciabattino, lo stagnino, le tessitrici, il vetraio, il minatore, la mugnaia…
Questi sono solo alcuni dei personaggi che popolano questo museo.
Per info e prenotazioni telefonare ai numeri:
3494975573 – 3406115520
o rivolgersi all’Ufficio Turistico di Pont Canavese:
0127 85484