Il viaggio con i nonni per quest’anno è terminato. Questo viaggio è durato 4 mesi.
In questo periodo sono scaturite tante parole, tante idee, tante favole. All’inizio alcune difficoltà sono subentrate, è difficile dire la propria idea, si ha paura di sbagliare, di dire cose inesatte o senza senso. Ma il capire che nessuno giudicava, che ogni intervento arricchiva il gruppo, che ogni pensiero era preso in considerazione, ci ha portati tutti a “sbloccarci” e a lavorare bene insieme.
Ho voluto paragonare questo percorso a un viaggio in treno. La meta non è stata scelta da nessuno, siamo andati dove il treno ci ha portato.
Ad ogni fermata qualcuno scendeva e altri salivano. Alcune volte nel mio vagone c’erano poche persone, altre volte era gremito ed era molto piacevole poter così avere più possibilità di conoscenze e di scambi.
Alcuni hanno preso il treno per un semplice e vicino spostamento, altri invece hanno proseguito il viaggio per mesi, pronti ad aiutare coloro che avevano bisogno di salire.
Quando qualcuno scendeva lasciava una tristezza, maggiore se il tempo trascorso insieme era più lungo. Abbiamo cercato di andare d’accordo con i nostri compagni di viaggio, li abbiamo ascoltati e cercato il meglio in ognuno di loro.
Alcuni si conoscevano per cui il viaggio è stato molto piacevole per loro. Altri si conoscevano meno, me compresa, per cui abbiamo dovuto parlare di noi stessi per aiutare a conoscerci.
Ciò che mi rende felice è il pensiero che ognuno di loro ha contribuito ad aumentare e arricchire il loro e il mio bagaglio, impreziosendolo.
Ognuno aveva con sè una o più valigie piena di cose utili: partecipazione, fraternità, accoglienza, ascolto, fantasia, sogni, tenerezza, rispetto, condivisione, amicizia.
Mi è dispiaciuto molto essere scesa dal treno, ma il prossimo anno spero di acquistare un nuovo biglietto, magari con altra meta, magari con altre persone…Chissà!
Si, ne sono convinta…
A coloro che hanno fatto parte del mio treno auguro “Buon viaggio e buon proseguimento”.