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Il libro dei ricordi

Eccoci di nuovo qui, con una nuova favola dei “nonni”. Scrivere con loro e per loro è sempre entusiasmante. Ci divertiamo insieme e, adesso che ci conosciamo di più nascono le battute, le risate, i ricordi. E allora diamo i nomi ai vari personaggi di contatti che hanno avuto nella loro vita. Cani, gatti, amici, conoscenti, parenti. Aneddoti, pensieri, filastrocche, tradizioni, racconti di vita vissuta.

Dal “libro dei ricordi”, una nuova favola.

L’invidia è una cattiva consigliera

C’era una volta un bellissimo canarino giallo e rosso. Si chiamava Pippo e viveva in una gabbia grande e confortevole. Era abituato a stare in gabbia, non conosceva altro.

Un giorno di primavera Pippo notò che alla finestra volteggiava, alla ricerca di cibo, un uccello blu metalizzato e bianco. Il suo volo era così veloce che riusciva a vederlo solo per un attimo. Era una rondine.

La rondine, che si chiamava Teresina, doveva procurarsi, come cibo,  gli insetti in volo. Era quindi molto attiva!

Teresina, passando aveva notato l’uccellino in gabbia, ma soprattutto il cibo che strabordava dalla ciotola. Erano semi.

“Chissà che bontà!” pensò la rondine.

Pippo invece era invidioso della libertà di Teresina: la possibilità di volare leggiadri, all’aria aperta, senza costrizioni.

Un giorno, in un momento di disattenzione della sua padrona, il canarino vide la porta della gabbia aperta e ne approfittò per uscire dalla finestra.

Al contrario la rondine entrò per mangiare. Si erano invertiti i ruoli!

Pippo sorvolò i tetti, si riposò sui rami, bevve e si lavò nel laghetto. E fece così per ore e ore, Ma poi giunse la fame!

La rondine invece mangiò così tanti semi da non riuscire quasi più ad alzarsi. Ma una volta sazia si ricordò delle 5 uova che stava covando.

Intanto Pippo fuori, mentre riposava a terra, fu avvistato da un gatto che voleva mangiarselo. Il canarino capì subito le intenzioni del gatto, e cominciò a cinguettare ripetutamente per attirare l’attenzione di chiunque potesse salvarlo.

E infatti accorse in suo aiuto Teresina che aveva intuito che il canarino era in difficoltà. In picchiata si avventò sul gatto beccandogli il collo, questi scappò in gran fretta.

Entrambi capirono che ognuno doveva tornare al loro posto. Mai più avrebbero fatto scambi con altri uccelli.

Morale: gran brutta cosa l’invidia!

 

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