Mitica leggenda irlandese, raccontata in più versioni.
Più precisamente si tratta di Selkie, creature mitologiche della mitologia irlandese, islandese, e scozzese che possono trasformarsi da foche a donne nelle notti di luna piena.
Si credeva che le foche fossero persone annegate in mare e che una volta l’anno ritornassero sulla terra, si togliessero la pelle di foca e ritornassero umane per una notte di danze.
Scrivo della versione irlandese, più fantastica, delle Isole Faroe, più precisamente a Mikladalur, isola al Nord dell’Irlanda, un piccolo paesino molto caratteristico e tenuto bene, dove è situata la statua della donna foca.
Un giorno un contadino, che voleva vedere se esistevano veramente le Selkie, si nascose sulla spiaggia per osservare e da lì vide una bellissima donna foca.
Sottrasse il manto della giovane ragazza che, in questo modo, non poté più tornare in mare. Il giovane la costrinse poi a restare con lui e sposarlo, mentre teneva il manto sotto chiave in uno scrigno.
Un giorno, mentre è in mare a pescare, si accorge di non aver portato con sé la chiave dello scrigno e, quando torna a casa, trova che la sua sposa è già fuggita in mare, con i suoi simili.
Da quel giorno il contadino non la vide più, anche se, quando usciva in mare, una foca si aggirava costantemente attorno alla sua barca.
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