Babbo Natale è proprio arrabbiato,
uno degli elfi è influenzato,
non era proprio questo il momento,
ma che vuoi farci, con questo tempo…
L’amico elfo era quello dei pacchetti,
li disponeva sempre perfetti,
i più pesanti li metteva sotto,
altrimenti tutto arrivava rotto.
Questo compito a chi poteva affidare,
non c’era nessuno che lo poteva fare,
l’elfo brontolone se lo poteva scordare,
l’elfo ghiottone pensava solo a mangiare.
Poi vide in un cantuccio l’elfo “bambino”,
chiamato così perché era il più piccino,
stava in disparte, ma guardava ogni cosa,
forse con lui poteva risolver qualcosa.
Gli diede dei pacchi, senza dirgli il perché,
doveva fare una torre, altro da sapere non c’è,
il piccolo elfo comincia a sistemare,
i pacchi più pesanti, in fondo, dovevano stare.
Oh oh, che gioia, disse Babbo Natale,
ho trovato l’elfo che mi può aiutare,
non serve l’altezza per certi lavori,
serve la testa, con tutti i suoi accessori.
Come regalo gli fece fare un viaggetto,
il piccolo elfo era interdetto,
aveva fatto giusto perché si era interessato,
si meritava questo viaggio fatato.