In una cascina vivevano marito e moglie con tutti i loro animali: pecore, galline, anatre, mucche e vitelli. Avevano una sola capra, Genoveffa e un caprone.
La coppia aveva un figlio che si chiamava Mario.
Un giorno la moglie mise al mondo un altro bellissimo bambino che chiamarono Andrea. Era pacciuto, con due splendide guancette rosee.
I genitori erano contentissimi ma purtroppo la mamma si accorse di non poter allattare il piccolo per mancanza di latte.
Dopo vari tentativi capirono che dovevano somministrare al piccolo altro latte e pensarono subito a Genoveffa.
Sapevano che il latte di capra era leggero e nutriente. Cominciarono così a mungere la capretta per ottenere il prezioso alimento.
Andrea cresceva bene e tutti erano contenti. Tutti fuorchè Mario, il fratello maggiore. Era invidioso! Lui era sempre stato gracilino, esile mentre Andrea godeva di ottima salute.
Cominciò così, di nascosto, a bere parte del latte di capra destinato al fratellino. Quando la mamma doveva farlo bollire il contenitore era sempre mezzo vuoto.
I due contadini non riuscivano a capire chi potesse rubare il latte. Il gatto? Il cane?
Come potevano fare, Andrea aveva sempre fame e il latte non bastava, dovuto al fatto che qualcuno lo beveva.
Al contadino venne un’idea: far succhiare direttamente da Andrea il latte dalla capra.
E così fece! Il piccolo e la capra diventarono inseparabili.
Ma un giorno Genoveffa partorì due splendidi capretti, non poteva quindi più donare il suo latte ad Andrea. Doveva allattare i due piccoli caprettini.
Ma ormai il bimbo aveva un anno, per cui poteva nutrirsi con altri alimenti.
Quando però i capretti ebbero 6 mesi il contadino comunicò alla moglie che voleva sopprimerli, cucinarli e fare una grande festa con tutti gli altri contadini della zona. Ma la moglie si oppose!
Era riconoscente verso Genoveffa, aveva salvato suo figlio e poteva sdebitarsi solo salvando i due capretti. E così fu!
Continuarono a vivere tutti insieme e anche Mario capì il suo errore. Aveva sbagliato ma tutto si era concluso bene.
Morale: solo donando si riceve.