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Cooperativa femminile di pesca in Marocco

Pensando alle numerose barche che ho visto partire alla sera o ritornare all’alba intravedo, nei miei ricordi, uomini abbronzati, magri e sento nell’aria l’odore salmastro del mare.

Infatti questo mestiere così antico , tanto che lo ritroviamo in favole, canzoni e racconti, è sempre stato per tradizione appannaggio strettamente maschile. Così, per quanto oggi in moltissimi Paesi le donne abbiano libero accesso a tutte le professioni, è difficile cancellare degli stereotipi così duraturi e c’è chi ancora si stupisce al pensiero di una donna che si imbarca su un peschereccio.

Anche a me è difficile quindi pensare a donne che possano svolgere questo mestiere. Ma mi sbagliavo.

Vorrei citare in questo mio articolo una iniziativa perché, come mi è solito fare, ho avuto modo di vedere un servizio che trattava di questo.

Parliamo del Marocco, dove è stata creata la prima cooperativa di pesca al femminile, fondata nel 2018 tra mille tabù e tradizioni da sfidare in un Paese ancora fortemente maschilista. Ecco perché quella di Fatima, Fatiha e delle loro sorelle pescatrici della cooperativa di Belyounech è una storia di passione per il proprio mestiere.

Fatima, la presidente della cooperativa dice: “Il mare è tutta la mia vita, quella dei miei figli e della gente del villaggio”.

“Agli uomini non piaceva il fatto che una donna praticasse la pesca in mare”, ha dichiarato invece Fatiha Naji, e infatti le donne si limitavano ad aiutare a riparare le reti e a pulire le barche senza però venire retribuite. Quella che mancava era una formazione al femminile, ma anche e soprattutto un’apertura mentale che poteva ottenersi solo a costo di sfidare i molti tabù della società.

Un gruppo di donne ha deciso di mettersi in gioco e il loro progetto si è concretizzato. All’inizio hanno iniziato a venire retribuite riparando le reti, poi, dopo due anni di formazione le 19 donne della cooperativa si guadagnano da vivere con i loro pescherecci. Tuttavia le donne continuano a subire insulti e minacce.

Nel seguire la loro passione, queste donne hanno aperto una strada che fino alla generazione precedente sembrava semplicemente impossibile e l’hanno fatto con il coraggio di immaginare un mondo diverso. “Lavorare in mare non è facile”, spiega Fatima, “ma è quello che io e le mie sorelle amiamo. Alla fine è un sogno che si è avverato”.

Tratto da:

https://www.elle.com/it/magazine/women-in-society/a32576541/la-prima-cooperativa-femminile-di-pesca-in-marocco/

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