Scende la neve
Scende la neve
soffice e bianca
ed ogni cosa
al suolo s’imbianca.
Dalla finestra,
chiusa a metà,
un fanciullino
trepida già.
Vuole toccare
la coltre bianca,
ma la sua mano
è scarna e già stanca.
Vuole giocare
e fare un pupazzo,
ma i suoi piedi
non muovono un passo.
Corre la mamma
allora in suo aiuto
e gli disegna
un uomo paffuto.
Un uomo grande
e lunga ha la barba.
Sembra cotone
e il bimbo lo guarda.
Egli è l’inverno
e porta quaggiù
amore e pace anche se tu,
piccolo bimbo
non puoi giocare,
hai la tua mamma,
non lo scordare.
Il piccolo bimbo
guarda la neve,
poi guarda il vecchio
e il suo cuore freme.
Guarda la mamma
e non può mai scordare
che è il dono più bello.
E ritorna a sognare.
Gennaio
Sono Gennaio, non son tanto bello
e porto in testa un grande cappello,
a molti piaccio e son proprio buoni
invece molti mi voglion far fuori.
Sono un po’ strano, questo lo so,
porto la pioggia oppure no,
porto la neve che riscalda i cuori
ma solo ai bambini perché giocano fuori.
Molti vecchietti di me han paura,
io porto il freddo e non è cosa sicura,
ma che volete, non c’è nulla da fare,
io devo venire, non mi posso assentare.