Babbo Natale, un giorno di primavera, decise di tagliarsi la lunga barba perchè voleva vedere come stava senza. Prese delle grosse forbici e cominciò a tagliarla finchè non ce ne fu più. Si guardò allo specchio e non si riconobbe, sembrava molto più giovane e bello.
Era convinto che, con il passare dei mesi, per Natale, la barba sarebbe ricresciuta più bella e folta di prima. Ma passarono i giorni e poi i mesi ma questa non cresceva. Disperato cominciò a dire “Povero di me, la barba non cresce, come farò per Natale? I bimbi non mi riconosceranno cosi. Cosa ho fatto!”
Arrivò Dicembre, il Natale si avvicinava ma lui era sempre senza barba. Come poteva fare? Non portare i regali? No, poveri bimbi, erano stati buoni e non si meritavano questo, soprattutto perchè la colpa era sua. Chiese consiglio alla moglie, Mamma Natale e questa lo convinse che doveva portare i regali, con o senza barba, i bambini lo stavano aspettando.
Babbo Natale, credendo che i bimbi non lo avrebbero riconosciuto così, andò da ognuno di loro mentre dormivano e gli sussurrò nell’orecchio che quest’anno sarebbe sceso dal camino senza la barba. La notizia si sparse velocemente tra tutti i bimbi. “Babbo Natale non ha la barba. Babbo Natale non ha la barba!” Tutto questo era molto triste. I genitori, che sono molto saggi, riunitosi, decisero che quest’anno, al posto dei biscotti, avrebbero lasciato sulla tavola del cotone. Babbo Natale poteva utilizzarlo per farsi un barba “finta”.
Arrivò la notte di Natale, egli silenziosamente scese dal primo camino, mise i regali sotto l’albero e, con grande sorpresa vide il cotone. Capì subito a cosa servisse e si mise all’opera. Lo modellò, prese della colla, fece una bella barba e se la mise.
Era contentissimo! Con ulteriore sorpresa notò che in ogni casa era stato messo del cotone. Lo raccolse tutto e riempì la slitta. Era a posto, se la barba non fosse più cresciuta aveva tanto di quel cotone che gli sarebbe servito per tantissimi anni. Questa volta erano stati i bambini ad aver fatto un regalo a lui e lo avevano reso felice. Non avrebbe mai più modificato il suo aspetto, i bambini lo amavano così come era.
È una fiaba molto carina. Complimenti!
Grazie Giovanna!