Ci stiamo avvicinando al periodo che prediligo di più, quello natalizio. Non amo il freddo ma Natale senza neve che Natale è? Gli ultimi anni questo elemento, nella regione in cui vivo, non è arrivato ma con la fantasia è nei miei pensieri, nei miei lavori o nelle favole.
I tempi sono cambiati e la neve che prima imbiancava tutto è un lontano ricordo.
Quest’anno ho aderito a un’iniziativa, Girotondo di Natale, dove gli appassionati di questo evento posteranno argomenti, grafica, aneddoti, favole, ecc. sul Santo Natale.
Personalmente posterò i miei contenuti, man mano che li scriverò o li eseguirò, se si tratterà di grafica o disegni, sulla pagina del blog denominata Natale.
I ricordi affiorano, alcuni belli, altri tristi. Quanti anni passati legati a questa festa cristiana.
Quando ero bambina non si usava spedire la letterina con la richiesta di regali, non sapevi che in un posto molto lontano esistesse addirittura un villaggio costruito proprio per la ricezione delle letterine dei bambini di tutto il mondo.
Infatti il Villaggio di Babbo Natale è nato nel 1950.
La notte del 24 dicembre, l’attesa di un rumore di passi, di qualsiasi movimento strano e poi al mattino, sotto l’albero, la gioia del pacchetto colorato. Un regalo, qualcosa che avevi chiesto durante le tue preghiere serali, o qualcosa che avevi visto e desideravi. Era una gioia.
Non si chiedevano grandi cose, non si era abituati ad avere doni preziosi, ma, quando aprivi il pacchetto, l’adrenalina saliva. La carta con cui era avvolto il regalo veniva manipolata poco, usavi tutte le accortezze possibili perché non si sgualcisse in modo che potesse essere utilizzata per altre occasioni. E così anche per il nastro.
Molte volte il contenuto non corrispondeva a ciò che avevi chiesto, ma andava bene lo stesso.
Era Natale!
Auguri a tutti!