La ricorrenza della Festa della mamma, che si celebra la seconda Domenica di Maggio, ha una sua storia, come tutte le festività.
La festa della mamma è stata celebrata per la prima volta il 10 Maggio del 1908, da Anna Marie Jarvis (1864-1948) che ha tenuto un memoriale per sua madre, Ann Maria Reeves Jarvis a Grafton (Virginia occidentale).
Quest’ultima, donna di sani principi e di fede, era molto attiva all’interno della comunità cristiana di Andrews Methodist Episcopal. Oggi questo luogo è l’International Mother’s Day Shrine (“Tempio della Festa internazionale della Mamma”).Ann Jarvis ha indetto dei club di lavoro delle madri in alcune città di Grafton , Pruntytown, Philippi , Fetterman e Webster per migliorare le condizioni sanitarie.
Durante tutta la sua vita, Ann Jarvis insegnò. Fu sovrintendente del Dipartimento di Scuola Domenicale Primaria presso la chiesa per venticinque anni. Fu una insuperabile relatrice e spesso teneva lezioni su temi che vanno dalla religione, alla salute pubblica e alla letteratura per il pubblico, in Chiese e organizzazioni locali. Le sue conferenze comprendevano “La letteratura come fonte di cultura e raffinatezza”, “Ottimo valore dell’igiene per le donne e dei bambini” e “L’importanza dei centri ricreativi supervisionati per ragazzi e ragazze”.
Nel 1868 creò un comitato per istituire un “Giorno di amicizia della madre”, il cui scopo era “riunire le famiglie divise durante la guerra civile”.
Per tutta la vita si era impegnata nella lotta alle malattie e alla mortalità infantile, al miglioramento delle condizioni igieniche delle donne durante il parto e alla tutela di madri e figli e si impegnò a promuovere il “Mother’s Friendship Day” (Giornata dell’amicizia tra madri) per favorire la riconciliazione tra le mamme del Nord e quelle del Sud, ex nemiche. Le madri come simbolo della Pace.
Ann era una attivista di pace, una “volontaria” durante la guerra civile americana, mettendosi a disposizione nel curare i soldati feriti da entrambi i lati e prodigandosi per la salute pubblica delle madri. Ha contribuito a instaurare il “Club di lavoro delle madri” per insegnare alle donne locali come curare adeguatamente i propri figli.
Questo suo interesse nacque in seguito a tragedie e perdite in famiglia dovute malattie molto comuni in quel periodo, quali morbillo, febbre tifoidea e difterite.
Ann Jarvis ha avuto tra undici e tredici bambini nel corso di diciassette anni, ma ne sopravvissero solo 4.
Fu durante una delle lezioni di una Domenica nel 1876 che sua figlia Anna Jarvis, presumibilmente, trovò la sua ispirazione per la festa della mamma, mentre Ann chiuse la lezione con una preghiera, dichiarando: “Spero e prego che qualcuno, qualche volta, troverà una mamma memoriale che la commemorasse per il servizio impareggiabile che rende all’umanità in ogni campo della vita”.
Al contrario Anna Marie Jarvis non ebbe mai figli suoi; fu la morte di sua madre, nel 1905, a spingerla a organizzare il primo Mother’s Day su scala nazionale. Questo avvenne il 10 maggio 1908: furono tenute cerimonie a Grafton, nella International Mother’s Day Shrine, a Philadelphia, dove Jarvis viveva, e in diverse altre città americane.
Per il primo servizio ufficiale della Madre nel 1908 Anna ha inviato alla chiesa 500 garofani bianchi da somministrare alle madri partecipanti. Nei successivi anni, ha inviato più di 10.000 garofani. I garofani, rossi per le mamme in vita e bianchi per le mamme scomparse, sono diventati simboli della purezza, della forza e della resistenza della maternità.
Nel 1914 Woodrow Wilson, 28° Presidente degli stati Uniti, firmò una proclamazione che definiva la Festa della Madre, tenuta la seconda domenica di maggio, come festa nazionale per onorare le madri.
Anna Jarvis aveva originariamente concepito la festa della mamma come giorno di celebrazione personale tra madri e famiglie. La sua versione della giornata si svolgeva indossando un garofano bianco e visitando la propria madre o frequentando i servizi della chiesa.
Ma agli occhi di Anna il successo si trasformò in fallimento. Quella che doveva essere una giornata da trascorrere nell’intimità della famiglia diventò presto un’occasione d’oro per incentivare l’acquisto di fiori, dolci, biglietti d’auguri. Questa ne fu profondamente infastidita, e cominciò a dedicare tutta se stessa (e la sua non trascurabile eredità) nel riportare la Festa alle origini.
Per Anna Jarvis la festa doveva essere una giornata da passare con la propria madre per ringraziarla di tutto ciò che aveva fatto. “Non era la festa di tutte le mamme, era la festa della migliore mamma che ciascuno di noi avesse mai conosciuto: la “propria”.
Fondò la Mother’s Day International Association per riprendere il controllo delle celebrazioni; organizzò boicottaggi, minacciò cause legali e attaccò persino la First Lady Eleanor Roosevelt e le sue iniziative di beneficenza organizzate nel giorno della festa.
Negli ultimi dieci anni della sua vita, Anna Jarvis ha vissuto con la sorella cieca, Lillian, in una casa a tre piani in North Philadelphia. Tende pesanti nascondevano una finestra rotta e scurivano un salotto vittoriano. Sul muro un grande ritratto di sua madre, Ann Reeves Jarvis, circondata da corone di agrifoglio.
Anna Jarvis avrebbe poi denunciato la commercializzazione della festa e trascorse la seconda parte della sua vita combattendo insieme alla sorella affinchè questa venisse cancellata. Lei e sua sorella usarono l’intera eredità della famiglia per finanziare le proteste che ne richiedevano l’abolizione.
Anna morì, internata in una casa di cura, all’età di 84 anni il 24 novembre 1948.
È sepolta nel cimitero di West Laurel Hill Cemetery di Philadelphia. Nel giorno della sua sepoltura, la campana della chiesa di Andrews a Grafton è stata suonata ottantaquattro volte in suo onore.
Anna Jarvis è oggi riconosciuta come la “Madre della Mamma”. Un titolo appropriato per definire l’incessante devozione della donna alla madre e alla maternità in generale.
Molti paesi, tra cui l’Italia, festeggiano la Festa della Mamma la seconda domenica di maggio.
La prima volta risale al 1956, quando Raul Zaccari, senatore e sindaco di Bordighera, in collaborazione con Giacomo Pallanca, presidente dell’Ente Fiera del fiore e della pianta ornamentale di Bordighera-Vallecrosia, prese l’iniziativa di celebrare la festa della mamma a Bordighera, al Teatro Zeni; successivamente la festa si svolse al Palazzo del Parco.
La seconda risale all’anno successivo e ne fu protagonista don Otello Migliosi, parroco di Tordibetto di Assisi, in Umbria, il 12 maggio 1957.